martedì 30 dicembre 2008

gli occhi del ricordo, di Giuseppe Cirino




Ed ecco i racconti di Giuseppe Cirino, nel libro "Gli occhi del ricordo" di imminente uscita. Altre voci, altre gioventù, altra maturità che ci dicono la vita nella sua complessità e, spesso, nell'incomprensione di amori che sono di tutti i giorni e riescono a travolgere. Problemi forti come la giovinezza, l'adolescenza a rischio di perdersi per la fragilità intrinseca all'entusiasmo, voli pindarici ed esercizi di fantasia.
Un altro figlio per la collana Piccole Storie, evviva!

lunedì 29 dicembre 2008

Piccadilly Line, di Fabio Capello




Si chiama Fabio Capello ed è medico e scrittore. Nasce nel 1975 e viaggia in tutto il Mondo, seguendo l'interesse profondo per le problematiche dell'infanzia e dei Paesi in via di sviluppo. Dal 1997 al 2004 è redattore per il periodico "Il Commensale"; pubblica nel 1997 il romanzo per ragazzi "Le terre dei Santilla", nel 2001 il reportage "Myanmar: l'ultima frontiera", nel 2005 i racconti "Stuttgart" e "Il profumo del mare", nel 2006 "Forse domani" con Edizioni Creativa.


Per la collana Piccole Storie ha proposto "Piccadilly Line", una raccolta di racconti che mi ha incantata: parla d'amore e di vita e ha uno stile unico, prezioso. Sono sicura che il suo libro affascinerà e sarà amato all'istante, come dovrebbe accadere con i testi che restano e aggiungono qualcosa all'esistenza.


Ecco la quarta di copertina:


"Che cos’è l’amore? È a questa domanda che cerca di rispondere il viaggio di otto storie che si snoda tra le stazioni della linea più nota del sottosuolo di Londra. Milioni di abitanti che si incontrano per un solo istante. Ognuno con la sua vita e il suo passato, che per un momento si fondono con quelli dei compagni di viaggio, incontrati per caso, che cesseranno di esistere quando le porte del treno si chiuderanno alle loro spalle.
Ogni storia segna e senza volerlo spinge ognuno ad essere là, in quel momento, e inevitabilmente a essere parte di una nuova storia più grande, che come tutte le altre attende solo di essere raccontata.
La domanda però alla fine rimane, perché "l’amore in realtà non può essere compreso, né racchiuso, né definito propriamente. Perché è il più improbabile degli eventi, eppure accade in ogni momento".





recensione a "Un altro finale"


Maria Cristina Campanini ha recensito "Un altro finale" di Lorenza Caravelli su questo sito internet:

presentazione di "Gioco di voci"

CIAO AMICI!

Mercoledi 25 febbraio alle ore 18.30 presso la Libreria Equilibri in via Farneti 11 a Milano (zona MM Lima) ci sarà una presentazione del mio romanzo GIOCO DI VOCI.

Saranno presenti la scrittrice MariaGiovanna Luini (la persona grazie alla quale esiste questo libro) e l'attore/regista teatrale Dino Donatiello, che leggerà alcuni brani (li sceglierò, non senza difficoltà, pescando tra i paragrafi più 'proponibili' in pubblico :-) )
Seguirà rinfresco.

Inutile dire che mi farebbe piacere incontrare molti di voi... Anche perchè non c'è obbligo di acquisto del libro, ma almeno più siamo meno roba avanza (parlo del rinfresco).

Approfitto dello spazio per ricordare l'esistenza di un gruppo "fan club" su Facebook (Luca Ducceschi fan club) dove potete leggere notizie, recensioni sui miei lavori ecc

Cari saluti a tutti...

Luca Ducceschi

mercoledì 3 dicembre 2008

recensione a "Gioco di voci" di Luca Ducceschi




"Gioco di voci" di Luca Ducceschi è stato recensito da Gian Paolo Grattarola su Mangialibri.

Ecco il LINK

lunedì 1 dicembre 2008

recensione a "Gioco di voci"




Ecco una bellissima recensione di Patrizia Garofalo al romanzo "Gioco di voci", di Luca Ducceschi (nella foto, Luca Ducceschi premiato nella sezione Giovani Autori del premio Alziator).

“gioco di voci”
Luca Ducceschi
Edizioni Creativa

La paura dell’amore costituisce il filo conduttore del testo.
Essa, pur riconosciuta, è sostituita con “il gioco amoroso”, con i pensieri scritti in grafia diversa e seguiti da dialoghi e parole che rendono Lorenzo un altro da sé e Sabrina un’adolescente che confonde la libertà con la crescita e la ricerca sessuale . Entrambi non sono confidenti “affidati” né a se stessi né all’altro. Il testo si snoda rapido e conosce quell’ansiosità di lessico e di strutturazione che corrisponde alla frenesia della sessualità scelta come maschera disvelante l’assillo del dubbio sull’esistenza di un bellissimo amore che degenera in follia del corpo. Ed è proprio il corpo a far da palcoscenico al romanzo che ne conosce i lati più crudi, più desacralizzanti , più violenti.
L’erotismo è ben lontano dalla sessualità proprio nell’accezione del termine che Platone gli diede nel “Il Simposio”, la metafisicità del rapporto d’amore diventa “possesso e prova” purtroppo anche davanti ad un amore che entrambi sanno di aver incontrato l’uno nell’altro. Ed è questa la drammaticità del testo, la sua lacerante dolorosità che fa di Luca Ducceschi un autore da leggere e di Lorenzo e Sabrina due giovani persi in un magma incandescente di non-riconoscimento e quindi destinati irreversibilmente alla perdita e al lutto.
E’ una lettura che fa male e chissà mai se sia proprio questo, che l’autore voleva suscitare per farci guardare intorno e riflettere sulla mancanza di sacralità di tutto quello che ci circonda e non oggi più di ieri . Da sempre è “confusione di parola mai denudata e restituita alla verità” è colta talvolta solo nell’attimo dell’abbandono , quando il sipario cade e il clown mormora “io rimasi lì, impalato. Non riuscivo a pensare a niente. Se non a lei: Sabrina, amore mio…” mentre faticosamente si toglie il cerone deformante.

Recensione di patrizia garofalo

Ottobre 2008

"Gioco di voci" in web

Grazie a Davide Longoni del portale "lazonamorta.it" per la bella intervista a Luca Ducceschi, autore di "Gioco di voci".
Ecco il LINK

"Le parole del buio" in web

Ringraziamo di cuore Antonello Bellanca, che ha recensito sul suo blog "Le parole del buio".
Ecco il LINK

"Un altro finale" in web

Ringraziamo di cuore Antonella Anzalone, che ha rilanciato sul suo blog "Un altro finale", di Lorenza Caravelli.
Ecco il LINK